Le pensioni in arrivo a luglio 2024 segnaleranno per un importante aumento: la cifra può arrivare a 655 euro.
Nell’ultimo periodo sono stati annunciati diversi aumenti delle pensioni, ma alla fine il cedolino non è mai variato. Gli ultimi incrementi sono scattati a gennaio per la rivalutazione e a marzo con l’aggiornamento dell’Irpef, dopodiché non ci sono state altre modifiche tali da comportare un aumento della cifra.
I media nazionali hanno continuano a parlare di aumenti delle pensioni, ma i pensionati si sono resi conto al momento del ritiro che nulla era cambiato. Ora però arriva una buona notizia per loro dato l’aumento delle pensioni previsto a luglio, ma non riguarderà tutti.
In programma infatti è il pagamento della misura conosciuta come quattordicesima, che spetta ai pensionati che hanno compiuti i 64 anni e hanno un reddito non superiore a 2 volte la cifra del trattamento minimo. Un incremento che nei migliori dei casi può arrivare a 655 euro netti.
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Quattordicesima della pensione, quando viene pagata: beneficiari e importo
La quattordicesima è corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno. Viene erogata nel mese di luglio per coloro che entro il mese stesso maturano i requisiti, mentre viene rimandata alla fine dell’anno se i requisiti vengono raggiunti tra agosto e dicembre.
Per avere diritto alla quattordicesima è necessario aver compiuto i 64 anni di età. A differenza della tredicesima, non spetta sui trattamenti assistenziali come la pensione di invalidità civile o l’Assegno sociale. L’importo non è soggetto a rivalutazione e si mantiene uguale dal 2017, a seguito dell’aggiornamento avvenuto con la legge di Bilancio 2016.
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Il calcolo della cifra dipende dal reddito del pensionato, con gli importi più alti per chi non supera di 1,5 volte il trattamento minimo e più bassi per chi supera questa soglia ma resta entro le 2 volte. Ci sono poi gli anni di contributi e la gestione di appartenenza, con regole più favorevoli per gli ex dipendenti.
Da ricordare che in alcuni casi l’importo spettante viene ridotto per chi matura i requisiti nel corso dell’anno, non potendo così contare su 12 mesi pieni. Ad esempio, chi raggiunge i 64 anni solo nel 2024 oppure a chi la pensione è liquidata durante l’anno. In tal caso, l’importo viene riproporzionato in base alle mensilità in cui si maturano i requisiti.