Fare molta attenzione ai prodotti per la pulizia della casa perché alcuni di questi potrebbero danneggiare il cervello: ecco quali non usare.
È noto a tutti che gli articoli per la pulizia non dovrebbero essere lasciati alla portata dei bambini. Tuttavia, è bene sottolineare che delle nuove ricerche hanno indicato che alcune sostanze usate per pulire gli ambienti domestici potrebbero danneggiare anche il cervello degli adulti.
Una ricerca condotta di recente dalla famosa Case Western Reserve University School of Medicine negli Stati Uniti ha scoperto che le sostanze chimiche presenti in una vasta gamma di articoli per la casa, da quelli usati per i mobili ai prodotti per capelli, possono essere collegate a malattie neurologiche come la sclerosi multipla e i disturbi dello spettro autistico.
Entrando nel dettaglio dello studio, è stato poi rivelato dalla ricerca che alcuni comuni prodotti chimici domestici influenzano specificamente gli oligodendrociti del cervello, un tipo di cellula specializzata che genera un isolamento protettivo attorno alle cellule nervose.
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Quali sono i prodotti per la pulizia che fanno male al cervello?
I ricercatori hanno analizzato 1.800 sostanze chimiche che potrebber essere esposte quotidianamente agli esseri umani e hanno identificato alcune di queste che danneggiano selettivamente gli oligodendrociti. Lo studio ha sottolineato che i prodotti che non bisogna utilizzare perché comportano rischi per la salute si dividono in due classi: i ritardanti di fiamma organofosfati e i composti di ammonio couterino.
Proprio in seguito alla ricerca britannica, è stato anche scoperto che molti composti di ammonio quaternario sono presenti in molti prodotti per la cura personale e disinfettanti, che vengono utilizzati più frequentemente dall’inizio della pandemia di Covid-19. Inoltre, è stato aggiunto che molti prodotti elettronici e mobili includono ritardanti di fiamma organofosfati.
Gli esperti così hanno deciso di lanciare l’allarme perché tutte le persone sono regolarmente esposte a queste sostanze chimiche. I ricercatori hanno utilizzato sistemi cellulari e organoidi in laboratorio per dimostrare che i composti di ammonio quaternario causavano la morte degli oligodendrociti, mentre i ritardanti di fiamma organofosfati impedivano la maturazione degli oligodendrociti.
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È stato inoltre aggiunto che l’associazione tra l’esposizione umana a queste sostanze chimiche e gli effetti sulla salute del cervello richiede ulteriori ricerche nei prossimi anni. Quindi gli studi futuri dovrebbero monitorare i livelli chimici nel cervello di adulti e bambini per determinare la quantità e la durata dell’esposizione necessaria per causare o peggiorare la malattia.