C’è una quantità di alcol che non incide negativamente sull’organismo? La risposta non è così scontata come si pensa.
L’alcol è sempre un argomento di forte discussione perché il suo consumo ha delle specifiche conseguenze sull’organismo. Per diverso tempo, vari studi hanno sottolineato il presunto beneficio del consumo di alcol nelle giuste quantità. Tuttavia un’indagine recente palesa una situazione diversa rispetto a quanto si pensa generalmente.
L’approccio verso l’alcol sembra stia cambiando radicalmente, come dimostra un articolo del New York Times che ha evidenziato un cambiamento significativo nel modo in cui è gestita la pubblicità sul consumo di questo prodotto. Un cambiamento radicale di un settore che ha sempre pensato a promuovere gli aspetti positivi di tale bevanda.
L’ultimo studio però palesa una situazione in cui bere alcolici non dona alcun beneficio per la salute. Un’inversione di tendenza rispetto ad altri studi che hanno cercato sempre di collegare il consumo di alcol con la prevenzione di determinate malattie. Infatti ci sono diverse ricerche che sottolineano gli effetti positivi del consumo moderato di alcol. La questione dunque è molto complessa e per questo motivo è necessario conoscere quali studi hanno evidenziato la negatività dell’alcol.
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Cambia l’approccio all’alcol: cosa sta succedendo
Il New York Times ha citato uno studio fatto nel 2022 in cui risulta che l’assunzione di alcol una o due volte al giorno potrebbe incidere negativamente sul cervello. In particolare, la pubblicazione su Nature sostiene che la quantità di materia grigia si riduce con il consumo di questa bevanda.
Questo cambiamento della narrativa sui benefici del consumo moderato di alcol ha portato alcuni governi a ripensare le politiche in merito a questo ambito. L’articolo del New York Times menziona le modifiche in campo pubblicitario fatte sia dall’Irlanda che dal Canada, con la prima che ha persino preso in considerazione l’inserimento di avvertimenti sugli effetti negativi, come fa il Messico per le sigarette.
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Un’indagine della Public Health Scotland, pubblicata nel 2022, ha analizzato i cambiamenti nel marketing dell’alcol in diversi paesi europei come la Finlandia, la Francia, l’Estonia, la Svezia e la Norvegia, dimostrando di come abbiano eliminato la pubblicità su vari media, andando a limitare i contenuti relativi all’argomento dell’alcol.
Il punto toccato dal New York Times mette in evidenza un rapporto culturale con l’alcol decisamente complesso. Inoltre, chiarisce che, secondo le attuali evidenze scientifiche, non esiste un livello di consumo di alcol totalmente sicuro per la salute.