La spugna da cucina è uno strumento molto importante, ma gli esperti consigliano di cambiarla spesso: ecco qual è il motivo.
Uno degli strumenti più utilizzati nelle case degli italiani è la spugna per i piatti. È un elemento che non può mancare in cucina, anche se la maggior parte delle famiglie non gli dà la giusta importanza per quanto riguarda la manutenzione. Ma ci sono diverse ragioni per cambiarla regolarmente.
L’Università Justus Liebig di Giessen, in Germania, ha confermato che le spugne da cucina usate contengono molti batteri che sono pericolosi per la salute delle persone in quanto possono causare malattie. I ricercatori tedeschi anche sottolineato che le spugne abrasive usate possono ospitare addirittura più batteri di una toilette. Ciò ha diverse conseguenze come la contaminazione incrociata, l’efficacia di pulizia ridotta e il rischio di salute. Per questo motivo è molto importante cambiarla.
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Ogni quanto tempo bisogna cambiare la spugna da cucina?
Gli scienziati hanno spiegato che i microrganismi iniziano a proliferare nella spugna già dal primo utilizzo e possono raggiungere una concentrazione davvero dopo un mese. Tra l’altro, ci sono alcuni segnali che suggeriscono quando dover cambiare la spugna e prenderne quindi una nuova. Il primo nel caso in cui la fibra si separa dalla spugna, ma anche se la spugna dovesse perdere il suo colore originario è un campanello d’allarme.
Nel caso in cui la spugna è deformata o molto morbida allora è fondamentale prenderne una nuova. Lo stesso bisogna fare se emana cattivo odore oppure se ha una sensazione appiccicosa. Un altro segnale che avverte le persone della necessitò di cambiare la spugna per lavare i piatti è quando lo strumento presenta delle palline o rotoli nella fibra.
Nonostante questi segnali, i ricercatori dell’Università di Sonora hanno indicato che, sulla base di diversi studi realizzati nel corso degli anni, la cosa più salutare per le persone è cambiare la spugna per i piatti ogni 15 giorni proprio con l’obiettivo di evitare infezioni e malattie che potrebbero arrivare dietro allo sporco.
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Tuttavia, per ridurre il rischio di batteri, il suggerimento è quello di lavarsi le mani dopo aver usato la spugna per prevenire la diffusione dei batteri. Si consiglia ai consumatori inoltre di disinfettare la spugna immergendola in aceto bianco o acqua bollente per circa 30 minuti, così da prevenire l’accumulo di batteri.