Bruciare i grassi mentre dormi, gli scienziati promuovono questo farmaco

Pubblicato il giorno

da Isabella Insolia

nella categoria: Lifestyle

Bruciare i grassi mentre si sta dormendo è possibile. Una ricerca ha promosso un farmaco che ha effetti positivi sul metabolismo.

È stato detto da tutti gli esperti che il sonno è assolutamente cruciale per la perdita di grasso. Senza un riposo adeguato, il corpo degli esseri umani non funziona correttamente. La mancanza di sonno riduce anche la sensibilità all’insulina e diminuisce la capacità di bruciare i grassi.

Bruciare grassi mentre dorme
La scienza rivela il farmaco che brucia i grassi di notte – machedavvero.it

Anche per questo motivo è molto importante combattere l’insonnia e uno dei farmaci più prescritti dai medici è il Suvorexant. Un nuovo studio sul medicinale ha rivelato il suo ruolo importante nell’aumento del sonno REM nella promozione dell’ossidazione dei grassi e nella riduzione del catabolismo proteico, suggerendo nuovi utilizzi clinici che vanno oltre la semplice registrazione del sonno. In pratica, i ricercatori hanno evidenziato il duplice effetto del farmaco sul sonno e sul metabolismo.

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In che modo il farmaco Suvorexant permette di bruciare i grassi?

I ricercatori hanno valutato l’impatto del farmaco Suvorexant sul metabolismo energetico durante il sonno e il successivo periodo di veglia in 14 uomini adulti e sani. È stato reso noto come il tempo totale di sonno non è cambiato in modo significativo dopo il trattamento con il medicinale. Tuttavia, si è evidenziato un aumento del sonno REM e una diminuzione dello stadio 1 del sonno non REM.

Bruciare grassi effetti Suvorexant
Gli effetti del Suvorexant sul metabolismo – machedavvero.it

In particolare, il Suvorexant ha promosso l’ossidazione dei grassi durante il sonno, con un effetto persistente fino alla prima ora dopo il risveglio mattutino. Inoltre, il farmaco ha ridotto il catabolismo proteico, sebbene non abbia avuto un impatto evidente sulla spesa energetica complessiva durante le ore notturne.

Questi risultati della ricerca scientifica suggeriscono che il sistema dell’orexina influenza l’ossidazione dei grassi e il catabolismo proteico al di là dal suo ruolo nel controllo del sonno/veglia, indicando un altro potenziale uso clinico degli antagonisti del recettore dell’orexina a lungo termine.  Ricordiamo che il Suveroxant è stato approvato nel 2014 ed è diventato famoso per essere un chiaro antagonista del recettore dell’orexina.

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Quando è arrivato il benestare per la vendita, gli scienziati hanno sottolineato che questo era utile per il trattamento dell’insonnia. Ma ora potrebbe avere un duplice ruolo, sia per combattere l’insonnia che i grassi. Per il momento si tratta solo di una ricerca e sicuramente nel corso degli anni ce ne saranno molti altri per approfondire la questione. In ogni caso è bene chiedere un parere al proprio medico curante.

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