Una alunna vittima di bullismo per molti mesi durante gli anni di scuola media ha ricevuto un risarcimento danni di 60mila euro dopo diversi anni.
Il bullismo è un serio problema per le istituzioni scolastiche che ogni anno devono far fronte ad alunni che vengono presi di mira dai loro coetanei. Si tratta di episodi che si verificano quando una persona tenta ripetutamente di dominare un’altra attraverso prese in giro, gesti violenti o isolamento.
Il bullo di solito agisce deliberatamente con l’obiettivo di danneggiare o denigrare l’altra persona. Non si tratta qui di una semplice discussione tra amici nel cortile della scuola, ma di un rapporto di potere che ferisce o schiaccia l’altro e che si ripete e dura per un certo tempo. Spesso il bullismo avviene anche in presenza di testimoni o complici.
Una studentessa che andava alle scuole medie di Pescara per molti mesi si è sentita vessata e presa in giro da un compagno di classe. “Tu sei una ragazza sporca, come tua madre, fai cose sporche, sei brutta e grassa, guardati”, era una delle tante frasi che si è sentita dire quando aveva 12 anni, ma a 23 anni ha chiesto e ottenuto il risarcimento danni di 60mila euro perché vittima di bullismo a scuola.
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Risarcimento danni per bullismo a scuola: condannato l’istituto
L’avvocato, giornalista e imprenditore Angelo Greco ha raccontato la notizia di un’ex studentessa delle scuole medie di Pescara che per molti mesi è stata vittima di bullismo durante il suo percorso scolastico. La ragazza ha raccontato che ha vissuto un incubo quotidiano fatto di vessazioni, di offese e anche di silenzi complici che la facevano vivere in un clima di paura e isolamento.
La studentessa ha perso 20 chili ed è stata costretta a cambiare scuola, perdendo così un anno scolastico. A distanza di tempo, la famiglia della giovane, che oggi ha 23 anni, ha deciso di fare causa alla scuola perché ritenuta responsabile di non aver tutelato l’alunna e di non aver agito per fermare il bullismo nei suoi confronti.
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È così che la Corte d’Appello dell’Aquila, dopo aver valutato la situazione, ha condannato l’istituto scolastico in secondo grado che dovrà risarcire la vittima e i suoi genitori di 60mila euro. I giudici hanno riconosciuto non solo la gravità del caso in giudizio, ma anche le mancanze da parte della scuola di non aver agito tempestivamente. Una sentenza che rappresenta un precedente importante.