L’influenza aviaria tende a coinvolgere anche i gatti domestici. La preoccupazione cresce sempre più: cosa sapere.
Il virus H5N1, conosciuto come influenza aviaria, continua a preoccupare l’universo scientifico. Alla fine di marzo gli scienziati hanno confermato che l”H5N1 stava facendo ammalare le mucche negli allevamenti statunitensi. Ora il virus è stato trovato anche nei gatti domestici che vivono nella loro casa.
Al 15 agosto sono state colpite quasi 200 mandrie in 13 stati mentre numeri ridotti sono stati confermati nelle persone. Ora il virus si diffonde e coinvolge anche i gatti domestici, come confermato dal Dipartimento della Sanità Pubblica del Colorado lo scorso 9 agosto. Dai rilevamenti eseguiti sono emerse sei infezioni da gatti e l’aspetto che ha fatto maggiormente preoccupare è che due gatti infetti erano animali domestici.
I ricercatori sottolineato che quanto rilevato fornisce la sensazione di avvicinamento del virus alla vita quotidiana. Per questo motivo è ideale capire se il proprio gatto può essere infetto oppure ha qualche altro tipo di problema. Il ruolo fondamentale, come spesso avviene, è svolto dalla prevenzione.
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Gatti domestici infettati dall’influenza aviaria: prevenzione fondamentale
Gli esperti hanno indicato i passaggi da seguire per prevenire il contagio di questo virus. L’aspetto importante da considerare è fare attenzione all’alimentazione dei gatti, non dando a loro carne cruda o latte crudo e limitare il tempo trascorso all’aperto senza adeguata supervisione. I gatti, infatti, cacciano uccelli selvatici che potrebbero essere infetti e potrebbero assumere latte crudo di una fattoria se non viene conservato in maniera adeguata.
Lo studio condotto da Kristen K. Coleman e Ian G. Bemis, ricercatori presso la Scuola di Salute Pubblica e il Dipartimenti di Medicina dell’Università del Maryland, ha sottolineato di come ci siano sintomi respiratori e neurologici da non sottovalutare. I gatti infetti dal latte vaccino mostravano secrezione di liquido da naso e occhi, perdita di coordinazione e cecità, comportamento atipico.
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In presenza dei sintomi è fondamentale adattare determinate strategie e rivolgersi ad un veterinario. Le infezioni umane si verificano quando il virus viene inalato o penetra negli occhi, nel naso o nella bocca. Questo può accadere quando il virus è nell’aria, in polvere o goccioline, e una persona lo inala oppure tocca qualcosa che hai il virus e poi avvicina le mani alla bocca, al naso o agli occhi.
Al momento la minaccia è molto piccola per molte persone, come spiegato dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, ma più il virus si diffonde incontrollato e più le probabilità che la situazione cambi aumentano.