Che differenza c’è tra l’acqua in bottiglia e l’acqua del rubinetto? Ecco cosa sapere e qual è la più sicura.
Molte persone acquistano abitualmente acqua in bottiglia, mentre altre preferiscono fare ricorso all’acqua del rubinetto, ma al di là delle preferenze personali bisogna sapere che esistono delle differenze tra i due tipi di acqua. Anche sotto il piano normativo le due tipologie devono rispettare regole differenti, posto che in ogni caso viene assicurata la salubrità per il consumo alimentare, se si parla di acqua potabile.
Le differenze riguardano soprattutto i costi e l’impatto ambientale, ma pochi sanno che anche la composizione è differente. L’acqua non è uguale sempre e per scegliere in maniera consapevole bisogna poter controllare tutte le informazioni in merito. Vediamo quindi quali sono le differenze per potersi muovere in direzione di una scelta consapevole.
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Le differenze tra acqua in bottiglie e acqua del rubinetto: cosa sapere
La prima differenza tra le due tipologie riguarda la fonte di approvvigionamento. L’acqua in bottiglie proviene da sorgenti o falde sotterranee protette, mentre l’acqua del rubinetto viene prelevata da fonti d’acqua di vario genere, tra cui fiumi, laghi e falde sotterranee o superficiali. Per tale ragione, l’acqua imbottigliata è naturalmente pura da sempre, mentre l’acqua del rubinetto deve diventare potabile tramite trattamenti di disinfezione batteria con l’utilizzo di agenti come il cloro, in maniera sicura per la salute, e interventi per eliminare eventuali contaminazioni chimiche.
La purificazione dell’acqua di casa viene controllata dal Gestore del servizio idrico integrato e dall’Azienda sanitaria locale, anche tramite ispezioni periodiche. L’acqua minerale, invece, è protagonista di controlli periodici al fine di verificare la composizione. Si definisce acqua minerale perché quella in bottiglia ha al suo interno sali minerali e oligoelementi, presenti chiaramente sull’etichetta della confezione.
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Quanto sottolineato potrebbe aumentare le perplessità sulla salubrità dell’acqua del rubinetto, ma è idoneo ricordare che l’acqua viene controllata in maniera precisa e trattata per eliminare le contaminazioni batteriche e chimiche. Il monitoraggio del Ministero della Salute consente di definire la potabilità dell’acqua e, quindi, il suo utilizzo in casa in modo sicuro. In caso di complicazioni si può chiedere un’analisi dell’acqua del rubinetto della propria abitazione, affidandosi a centri specializzati o alle farmacie. Inoltre, si possono verificare le condizioni dell’acqua tramite l’aspetto e l’odore.
L’acqua del rubinetto deve essere chiara, eccetto una normale presenza di calcare, e priva di cattivi odori. Per consultare le informazioni sull’acqua che arriva a casa è possibile consultare i risultati dei monitoraggi e conoscere la composizione dell’acqua. I dati possono essere reperiti, secondo il Ministero della Salute, dai siti web dell’ente locale o dell’Azienda sanitaria locale.