Il Decreto Coesione ha introdotto delle fondamentali agevolazioni per sostenere l’occupazione delle categorie più a rischio. Come accedervi?
Il Governo ha approvato il Decreto Coesione, con il quale ha predisposto degli aiuti economici per favorire il tasso di occupazione dei soggetti risultanti maggiormente svantaggiati negli ultimi anni, ossia i giovani, le donne e gli abitanti delle Regioni del Mezzogiorno d’Italia.
Tramite un’apposita Circolare, sono stati comunicati le utilità delle agevolazioni e i requisiti per richiederle. Si tratta di Bonus economicamente molto convenienti, sia per le aziende intenzionate ad assumere nuovo personale, sia per gli ipotetici lavoratori, perché consentono di ricevere fino a 650 euro al mese.
Bonus per giovani e donne: in cosa consistono?
Il primo Bonus è diretto ai giovani che hanno meno di 35 anni di età e che non hanno mai lavorato come dipendenti a tempo indeterminato.
In particolare, il beneficio è diretto alle aziende che decidono di assumere questa categoria di soggetti e consiste nello sgravio totale dal versamento dei contributi a carico del datore di lavoro, a esclusione di quelli all’INPS per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Il Bonus ha un valore massimo di 500 euro al mese per ciascun contratto di lavoro stipulato e ha una durata di 24 mesi, dalla firma dello stesso.
La seconda agevolazione è dedicata alle donne, perché, dagli ultimi dati relativi all’occupazione, è emerso che sono poco partecipi alla vita produttiva del Paese. Nel dettaglio, il Decreto Coesione ha introdotto un Bonus destinato a coloro che non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi e che, in maniera alternativa:
- sono residenti in una Regione della cd. Zes unica (Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno);
- operano in settori in cui c’è una forte disparità occupazionale di genere;
- sono prive di un rapporto di lavoro regolarmente retribuito da 24 mesi, a prescindere dal luogo di residenza.
Anche in questo caso, il beneficio consiste nell’esonero totale dei contributi a carico del datore di lavoro per le aziende che assumo, entro un massimo di a 650 euro al mese per ogni contratto, e con una durata di 24 mesi. Il Bonus, però, non potrà essere richiesto per i contratti di lavoro domestico e di apprendistato.
Bonus per il Mezzogiorno: tutti i requisiti
Il Bonus per il Mezzogiorno, infine, spetta alle piccole aziende con meno di 10 dipendenti, per assumere nuovi lavoratori con più di 35 anni di età, residenti nella Zes unica per il Mezzogiorno e al fine di ricoprire una qualifica non dirigenziale.
L’ammontare del beneficio è lo stesso di quello previsto per l’occupazione femminile e, dunque, non si cumula con quest’ultimo. Nel dettaglio, consiste nell’esonero dei contributi a carico delle aziende e ha un ammontare massimo di 650 euro al mese, per 24 mesi. È, però, necessario che i contratti di lavoro siano tutti a tempo indeterminato.