Pressione alta, infarti e ictus, sono solo alcuni dei problemi scaturiti dall’abuso di sale: spesso presente ma nascosto.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di consumare meno di 5 g di sale al giorno. Nonostante in alcuni Stati la sanità dia i propri limiti, in Inghilterra per esempio sono 6, è bene attenersi a una dieta a scarso contenuto di sale.
Tuttavia, stando ai dati forniti da cuore.iss.it in Italia una persona introduce in media 10 grammi di sale al giorno, sommando quello già presente negli alimenti a quello aggiunto. Un valore di molto superiore rispetto al limite consigliato.
Un consumo eccessivo di sale può avere delle ripercussioni molto gravi sulla salute, come l’aumento del rischio di infarto e ictus. Uno studio inglese promosso da Action on Salt ha stabilito che se gli inglesi rinunciassero a 1 grammo di sale al giorno, si eviterebbero ben 4.000 infarti e ictus all’anno.
Inoltre, la British Heart Foundation ha stabilito che se tutti seguissero le linee guida dettate dall’OMS entro il 2030, per il 2035 ci sarebbero fino a 1,4 milioni di nuovi casi di ipertensione in meno, fino a 135.000 nuovi casi di coronaropatia in meno e fino a 49.000 nuovi casi di ictus in meno. Dati che trovano l’appoggio dell’OMS: “Ridurre l’assunzione di sodio è una delle misure più convenienti per migliorare la salute e ridurre il peso delle malattie non trasmissibili”.
Tuttavia, pur prestando attenzione a mantenere una dieta a basso contenuto di sale, spesso può capitare di consumare degli alimenti confenzionati che ne contengono molto di più di quella che sarebbe la dose consigliata giornaliera. In particolar modo il cardiologo Bhaskar Semitha ha puntato il dito contro due alimenti molto consumati, che dovrebbero essere evitati dalle persone con più di 40 anni.
Il primo prodotto da evitare è la carne prefritta surgelata, come come i medaglioni di pollo surgelati, il cordon bleu o i filetti di pollo al forno. “La carne prefritta contiene alti livelli di grassi trans che aumentano il colesterolo LDL e induriscono le pareti delle arterie, il che limita il flusso sanguigno” avvisa Semtha.
Il secondo prodotto da evitare è la pizza surgelata, gustosa certo, ma non così salutare come si potrebbe pensare. Il cardiolo Semtha spiega infatti: “” grassi saturi e trans dei formaggi e degli integratori trasformati, come salame o salsicce, sono le cause principali dell’aumento del colesterolo LDL (cattivo), che porta all’accumulo di placche sulle pareti delle arterie.”
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