L’Assegno di Inclusione può diventare un’ottima opportunità per le aziende che decidono di assumere nuovi lavoratori.
L’Assegno di Inclusione è la misura che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza, pensata per incrementare l’inserimento lavorativo di determinate categorie di soggetti, ritenute particolarmente bisognose.
Spetta a coloro che fanno parte di un nucleo familiare in cui ci sono almeno un over 60, un minorenne, un disabile oppure un soggetto in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura dei servizi sociali.
Ma l’Assegno di Inclusione non rappresenta un valido sussidio solo per i beneficiari ma anche per le aziende, perché queste ultime hanno la possibilità di assumere nuovo personale risparmiando sui costi previdenziali. Dal 21 novembre 2024, l’INPS ha predisposto un sistema tramite il quale le imprese possono richiedere l’esonero contributivo per assumere titolari dell’Assegno di Inclusione o del Supporto per la Formazione e il Lavoro. Vediamo quali sono i vantaggi.
L’Assegno di Inclusione è uno strumento che tutela le aziende che vogliono ampliare il proprio personale. Le imprese private che stipulano contratti di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, hanno la facoltà di usufruire di un notevole sgravio contributivo. L’agevolazione si applica anche alle ipotesi di trasformazione contrattuale o di contratti di apprendistato.
Nel dettaglio, le aziende possono accedere all’esonero totale dal pagamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, ad eccezione dei premi e dei versamenti obbligatori legati all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Lo sgravio può essere concesso per un totale di 8 mila euro annui per ogni dipendente assunto e viene stabilito su base mensile, a seconda che l’attività lavorativa sia a tempo pieno o parziale. In ogni caso, il vantaggio non può avere una durata superiore a 12 mesi.
I benefici dell’incentivo sono molteplici perché, eliminando alcuni costi per le aziende, queste ultime riescono più facilmente a investire in nuova forza lavoro; allo stesso tempo, i titolari dell’Assegno di Inclusione riescono a trovare un impiego stabile.
Per ottenere lo sgravio, i datori di lavoro interessati devono inviare apposita domanda all’INPS. Dopo aver accertato il possesso dei requisiti richiesti, l’Ente calcolerà l’esonero applicabile, a seconda della tipologia del contratto (ossia pieno o part-time).
La procedura assicura trasparenza all’accesso all’agevolazione e garantisce il rispetto delle norme. In base a quanto stabilito dalla Circolare INPS n. 3888 del 20 novembre 2024, inoltre, per il conguaglio degli arretrati, le imprese devono ricorrere ai flussi UNIEMENS del mese di dicembre 2024 e dei mesi di gennaio e febbraio del 2025.
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