Il sistema delle detrazioni fiscali potrebbe essere completamente stravolto dal prossimo anno. Quali spese saranno salve?
La Manovra finanziaria è destinata a rivoluzionare anche il meccanismo delle detrazioni fiscali, con forti penalizzazioni soprattutto per una categoria di contribuenti. Tantissime spese potrebbero non essere più oggetto di rimborso, ad esempio gli interessi passivi dei mutui per la prima casa e l’istruzione dei figli.
Si tratta di una grossa batosta per tantissime persone, visto che le detrazioni rappresentano un’opportunità per pagare meno imposte. Attualmente, le agevolazioni possono essere richieste in relazione a numerose spese, come quelle mediche, veterinarie, scolastiche, per i lavori di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico, per gli abbonamenti ai mezzi pubblici.
Ma vediamo quali modifiche verranno apportate dal 2025, quali saranno i nuovi limiti reddituali e chi continuerà a beneficiare delle detrazioni in maniera assoluta.
Rivoluzione detrazioni fiscali 2025: questi contribuenti saranno fortemente penalizzati
Nuove regole, dal prossimo anno, per le detrazioni fiscali. Le novità interesseranno, in particolare, il ceto medio-alto, ossia i contribuenti che hanno un reddito superiore a 75 mila euro. Cosa cambierà? Le agevolazioni verranno riconosciute entro un limite massimo di spesa totale.
Le modifiche riguarderanno le detrazioni per le spese sui mutui per la prima casa e per l’istruzione propria o dei figli. Le ultime disposizioni varranno non solo per le spese scolastiche e i corsi di formazione universitari, ma anche per i costi per le attività destinate ai ragazzi con disturbi dell’apprendimento.
Saranno salve solo le spese sanitarie, che continueranno a essere oggetto di rimborso anche per i redditi alti. In pratica, i contribuenti interessati dovranno scegliere su quali spese applicare le detrazioni fiscali annuali.
Le agevolazioni verranno riconosciute a seconda del numero di figli a carico e in maniera decrescente per i redditi più elevati. Nel dettaglio:
- chi ha un reddito superiore a 75 mila euro e più di due figli a carico, otterrà massimo 14 mila euro;
- chi non ha figli avrà diritto a un massimo di 7 mila euro;
- con un reddito superiore a 100 mila euro e con più di due figli verranno riconosciuti non più di 8 mila euro;
- chi non ha figli a carico avrà una detrazione di soli 4 mila euro.
Chiariamo che le modifiche non avranno effetto retroattivo e, dunque, non si applicheranno alle spese affrontate nel 2024. Di conseguenza, i contribuenti con reddito superiore a 75 mila euro che hanno già stipulato un mutuo per la prima casa continueranno, anche per il 2025, a detrarre gli interessi passivi, secondo le vecchie regole. Stesso discorso per le spese di ristrutturazione edilizia compiute entro il prossimo 31 dicembre e per la riqualificazione energetica che sono già in corso.