Non tutti sanno che su alcune auto è possibile ottenere l’esonero dal bollo auto. Ecco come presentare domanda.
Il bollo auto, la tassa automobilistica regionale che obbliga tutti i possessori di veicoli, rappresenta una delle imposte più odiate (ed evase) dagli italiani. Per questo motivo, con periodicità, si discute sulla sua abolizione.
Le notizie relative all’eliminazione del bollo, tuttavia, sono spesso discordanti e non veritiere. Al momento, infatti, non esiste un disegno di legge che solleverebbe tutti dal pagamento, ma singole regole applicabili a determinate categorie di veicoli. Anche per il prossimo anno, tantissimi proprietari potranno contare su sconti e agevolazioni, previsti dalla varie Regioni (trattandosi di una tassa a carattere locale). Vediamo chi potrà beneficiare degli esoneri.
Esenzione bollo auto nel 2025: le regole Regione per Regione
I possessori di auto storiche sono sollevati dal versamento del bollo auto. La normativa, valida su tutto il territorio nazionale, prevede che le vetture immatricolate la prima volta nel 1995, poiché matureranno i 30 anni di immatricolazione nel 2025, saranno esonerate dall’imposta.
Attenzione, però, perché è richiesta un’ulteriore condizione e cioè l’iscrizione all’A.S.I. (Automotoclub Storico Italiano), oppure ad altri registri riconosciuti, come Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.
Molto spesso, si confonde la definizione di “auto storica” con quella di “auto d’epoca”, ma è fondamentale coglierne le differenze. Le auto storiche sono quelle con almeno 30 anni di vita e per le quali è previsto l’esonero totale dalla tassa, mente per le auto d’epoca, ossia quelle con età tra i 20 e i 30 anni, ci sono solo delle riduzioni.
Gli sconti, tuttavia, variano da Regione a Regione. Ad esempio, in Abruzzo la riduzione è del 50% per i veicoli d’epoca, mentre per quelli storici è prevista l’esenzione ma solo se non circolanti su strada; in caso contrario, l’imposta annuale si riduce a 31,24 euro. In Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia o Valle d’Aosta, invece, la somma è fissata a 25,82 euro annui, mentre in Calabria e in Puglia a 30 euro.
Nel Lazio e in Liguria, le auto d’epoca godono dello sconto del 50%, mentre per quelle storiche è prevista una tassa pari a 28,40 euro. La riduzione scende al 10% in Piemonte e in Umbria, per le auto con età tra i 20 e i 29 anni, e al 50% per quelle con più di 30 anni. Nelle Marche, l’esonero è automatico per le auto storiche ma non vigono sconti per quelle d’epoca. In Molise, infine, l’esenzione vale sia per le auto storiche sia per quelle d’epoca, mentre se circolanti il bollo è di 28 euro all’anno.