Tonno in scatola, le varietà non sono tutte uguali. Attenzione durante la spesa: queste sono assolutamente da evitare.
AltroConsumo da sempre al fianco dei consumatori, ha selezionato le migliori varietà del tonno in scatola, uno tra gli alimenti più consumati in Italia e non solo.
Si tratta di una soluzione salva pasto alla portata di tutti: pratico, veloce e pronto all’uso, è perfetto per quando non si sa bene cosa mangiare o si ha voglia di qualcosa di gustoso senza impiegare troppo sforzo.
Tuttavia, non vanno mai sottovalutati i rischi per la salute e per l’ambiente legati alla consumazione di questo prodotto. Dalla presenza di mercurio all’eccessiva quantità di sale e di olio, non sono poche le insidie legate a questo prodotto.
Prima di tutto bisogna notare la specie di tonno che si va a consumare, sul mercato troviamo diverse varietà: il tonno pinne gialle (tra i più comuni sul mercato italiano), il tonnetto striato e il tonno obeso, il tonno alalunga.
Tuttavia, la vera differenza tra le numerose varietà di tonno presenti al supermercato a fare veramente la differenza dal punto di vista della qualità e dell’impatto ambientale la fa la provenienza. Questa può essere evinta dal codice FAO presente (obbligatoriamente) su tutte le confezioni di tonno.
Per quanto riguarda il tonno a pinne gialle, bisognerebbe scegliere quello pescato nel Pacifico Occidentale e Centrale. Per assicurarsi di tale provenienza bisognerà scegliere le scatolette con codice FAO 61, 71,77 e 81.
Il tonnetto striato andrebbe scelto solo se provenienti dalle zone corrispondenti all’Atlantico (FAO 21, 27, 31, 34, 41, 47), al Pacifico Occidentale (FAO 61, 71, 77, 81) e all’Indonesia (FAO 57).
Quando indicato sull’etichetta è bene scegliere il tonno pescato a canna, si tratta di un metodo di pesca che riduce al minimo l’impatto di questa attività sulla pesca e sull’ambiente.
Andrebbero sempre lette anche le indicazioni nutrizionali presenti sull’etichetta. Il tonno sott’olio, per esempio, essendo processato è solitamente ricco di sale, il cui consumo eccessivo può aumentare il rischio di insorgenza di patologie croniche come: ipertensione, osteoporosi, malattia renali e perfino alcune forme tumorali.
Migliore del test – qualità ottima
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