Trovati pesticidi nelle cialde del caffè: se utilizzi uno di questi marchi presta massima attenzione!

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da Antonia Festa

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Se consumi caffè in cialde devi assolutamente leggere i risultati di una recente ricerca tedesca sulla contaminazione da pesticidi.

Le cialde di caffè hanno cambiato il modo di consumare questa amata bevanda. Grazie alla loro semplicità e praticità di utilizzo, costituiscono la soluzione perfetta per coloro poco avvezzi in cucina o per chi ha poco tempo a disposizione. In commercio esistono vari tipi di miscele, per soddisfare i gusti di tutti.

cialde caffè tossiche
Le cialde del caffè conterrebbero delle sostanze tossiche (machedavvero.it)

L’uso delle cialde, però, è sempre stato criticato da coloro che le considerano una causa dell’incremento dell’inquinamento, visto che la maggior parte di esse non sono biodegradabili. Di recente, poi, è stato sollevato un interessante dibattito sulla loro possibile pericolosità per la salute dell’uomo.

I laboratori della rivista tedesca “Oekotest” hanno condotto un test su 21 cialde del caffè, dal quale sono emersi dei dati molto allarmanti. Sul totale dei campioni analizzati, soltanto un marchio è risultato privo di sostanze tossiche, tra cui pesticidi, acrilammide e furani. I risultati della ricerca mettono in evidenza un fenomeno molto allarmante, che potrebbe rivoluzionare per sempre l’uso delle cialde di caffè.

Pesticidi e sostanze cancerogene nelle cialde del caffè: lo studio tedesco

Da uno studio condotto da scienziati tedeschi, sono state riscontrate tracce di acrilammide, una sostanza cancerogena che si forma durante la tostatura del caffè. Tra i prodotti coinvolti, ci sono Caffè Crema di Cafèt (Netto) e Laudatio (Rossmann). Per i marchi italiani Penny, Lavazza e Aldi, invece, il limite di sostanze tossiche è contenuto ma comunque preoccupante.

cialde caffè
Uno studio tedesco ha rivelato quali sostanze tossiche si nascondono nelle cialde del caffè (machedavvero.it)

Un altro componente pericoloso è il furano, riscontrato in tutte le cialde analizzate. Prendendo come standard un consumo medio di 4 tazzine di caffè al giorno, sono stati scoperti livelli quasi prossimi al massimo indicato dalle linee guida dell’Unione Europea.

I pesticidi, invece, sono stati riscontrati in tre quarti dei caffè. Quello più a rischio è Caffeciao Caffè Crema di Norma, mentre o più sicuri sono i marchi Lavazza e Lidl.

Tra i rischi più comuni per la salute dell’uomo, c’è l’aumento dell’insorgenza di tumori, legata all’acrilammide. Anche il furano e i metilfurani sono potenzialmente cancerogeni, se introdotti in elevata quantità e per un tempo costante. Il furano, inoltre, può provocare danni epatici. Nel 2015, il glifosato è stato classificato come “probabile cancerogeno per gli esseri umani” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, da recenti studi, è emerso che potrebbe rovinare il sistema nervoso e causare patologie come il morbo di Parkinson.

Per evitare problemi, dunque, gli scienziati tedeschi hanno sottolineato la necessità di adottare pratica per garantire più trasparenza e sicurezza all’interno del settore di produzione delle cialde di caffè.

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