Se consumi caffè in cialde devi assolutamente leggere i risultati di una recente ricerca tedesca sulla contaminazione da pesticidi.
Le cialde di caffè hanno cambiato il modo di consumare questa amata bevanda. Grazie alla loro semplicità e praticità di utilizzo, costituiscono la soluzione perfetta per coloro poco avvezzi in cucina o per chi ha poco tempo a disposizione. In commercio esistono vari tipi di miscele, per soddisfare i gusti di tutti.
L’uso delle cialde, però, è sempre stato criticato da coloro che le considerano una causa dell’incremento dell’inquinamento, visto che la maggior parte di esse non sono biodegradabili. Di recente, poi, è stato sollevato un interessante dibattito sulla loro possibile pericolosità per la salute dell’uomo.
I laboratori della rivista tedesca “Oekotest” hanno condotto un test su 21 cialde del caffè, dal quale sono emersi dei dati molto allarmanti. Sul totale dei campioni analizzati, soltanto un marchio è risultato privo di sostanze tossiche, tra cui pesticidi, acrilammide e furani. I risultati della ricerca mettono in evidenza un fenomeno molto allarmante, che potrebbe rivoluzionare per sempre l’uso delle cialde di caffè.
Da uno studio condotto da scienziati tedeschi, sono state riscontrate tracce di acrilammide, una sostanza cancerogena che si forma durante la tostatura del caffè. Tra i prodotti coinvolti, ci sono Caffè Crema di Cafèt (Netto) e Laudatio (Rossmann). Per i marchi italiani Penny, Lavazza e Aldi, invece, il limite di sostanze tossiche è contenuto ma comunque preoccupante.
Un altro componente pericoloso è il furano, riscontrato in tutte le cialde analizzate. Prendendo come standard un consumo medio di 4 tazzine di caffè al giorno, sono stati scoperti livelli quasi prossimi al massimo indicato dalle linee guida dell’Unione Europea.
I pesticidi, invece, sono stati riscontrati in tre quarti dei caffè. Quello più a rischio è Caffeciao Caffè Crema di Norma, mentre o più sicuri sono i marchi Lavazza e Lidl.
Tra i rischi più comuni per la salute dell’uomo, c’è l’aumento dell’insorgenza di tumori, legata all’acrilammide. Anche il furano e i metilfurani sono potenzialmente cancerogeni, se introdotti in elevata quantità e per un tempo costante. Il furano, inoltre, può provocare danni epatici. Nel 2015, il glifosato è stato classificato come “probabile cancerogeno per gli esseri umani” dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e, da recenti studi, è emerso che potrebbe rovinare il sistema nervoso e causare patologie come il morbo di Parkinson.
Per evitare problemi, dunque, gli scienziati tedeschi hanno sottolineato la necessità di adottare pratica per garantire più trasparenza e sicurezza all’interno del settore di produzione delle cialde di caffè.
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